Consolidiamo il nostro rapporto collaborativo con lagazzettadelnerd. Dopo il primo articolo che trattava della live Action di One Piece, oggi parleremo di un manga/anime che sta molto a cuore ad uno degli autori della lagazzettadelnerd ma siamo sicuri anche a molti di voi: Sword Art Online.
Sword Art Online
SAO è una serie di light novel, adattato anche ad anime, che tratta delle avventure di Kirito (un giovane videogiocatore) e del mondo creato in realtà virtuale chiamato proprio “Sword Art Online”. Ben presto però chi partecipa a questo gioco scopre di essere invece intrappolato all’interno dello stesso.
L’unico modo per scappare è il completamento di tutti i livelli.
Le vicissitudini della trama ci portano a conoscere il viaggio intrapreso dal nostro protagonista per sopravvivere al mondo virtuale e finalmente riuscire a spegnere il videogioco riappropriandosi del proprio destino.
La serie esplora temi come l’amicizia, l’amore, la ricerca della libertà attraverso le sfide, le battaglie e le interazioni che il protagonista ha con altri videogiocatori del mondo virtuale cui è intrappolato.
Il concetto di Isekai
SAO è considerato uno degli isekai più influenti.
“Isekai” rappresenta nell’animazione e nella narrativa leggera giapponese un genere molto popolare. In lingua giapponese “isekai” (異世界) significa “mondo parallelo” o “altro mondo”. Una storia isekai ,quindi, è caratterizzata dalla presenza di un mondo completamente diverso da quello della realtà di tutti i giorni. Molto spesso i tratti del nuovo mondo assumono le caratteristiche fantasy o medioevali con regole sociali e ambientazioni estremamente diverse dalla realtà.
Molto comunemente la trama di un racconto isekai si avviluppa sulle peripezie che il personaggio dovrà affrontare in questo nuovo mondo per alla fine tornare alla sua originaria vita.
Il rapporto tra SAO e gli isekai
Sicuramente da Sword Art Online è nato un fenomeno nella cultura popolare non solo giapponese, ma anche mondiale: quello degli Isekai.
Siamo consapevoli che non è il primo isekai mai esistito (il buon Dante Alighieri si rivolterebbe nella tomba) però sicuramente ha segnato lo spartiacque che ne ha determinato il boom del fenomeno. Possiamo dire che con SAO il genere isekai è diventato pop.
Ma il punto non è questo.
Infatti, come ci spiega lagazzettadelnerd, tecnicamente Sword Art Online non è un vero e proprio isekai, in quanto il personaggio non viene trasportato in un altro mondo alternativo.
Kirito sta soltanto giocando ad un videogioco utilizzando la realtà virtuale ma, materialmente, vive e rimane nel suo mondo. Non c’è alcun portale magico e alcun oggetto misterioso ritrovato nella soffitta della nonna deceduta che lo teletrasporti in un altro universo.
Vi lasciamo a margine il post di riferimento della lagazzettadelnerd